Marcello Fois
Narratore prolifico, con frequenti incursioni nella scrittura radiofonica, teatrale e televisiva, Marcello Fois (Nuoro, 1960) esordisce nel 1992 con Ferro recente, un noir teso e incalzante, pieno di nodi e contraddizioni. Si aggiudica il Premio Calvino con Picta (1995) e il Premio Dessì con Nulla (1997); viene poi insignito del Premio Scerbanenco per Sempre caro (1998) e, nel 2002, del Premio Fedeli per Dura madre. Nel 2007, con Memoria del vuoto, vince il Premio Super Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il Premio Volponi e il Premio Alassio 100 libri. Dal 2009 a oggi – eccezion fatta per i testi teatrali L'importanza dei luoghi comuni (2013) e Quasi Grazia (2016) –, la sua opera più ambiziosa è l'epopea romanzesca incentrata sulle vicissitudini della famiglia nuorese dei Chironi, un racconto che parte da Stirpe (Premio Vigevano e Premio Città di Montefeltro), passa per Nel tempo di mezzo (2012) e culmina nel romanzo Luce perfetta (2015). Nel 2016 ha pubblicato Manuale di lettura creativa; nel 2017 è tornato al noir con Del dirsi addio, seguito nel 2018 dalla raccolta di poesie L'infinito non finire, dal saggio Renzo, Lucia e io e, nel 2019 dal romanzo Pietro e Paolo. Del 2020 è L'invenzione degli italiani, omaggio a Cuore di De Amicis e al suo influsso nell'Italia post unitaria; del 2022 La mia Babele. Accanto alla scrittura, Fois è particolarmente attivo anche nel campo della promozione culturale: dall'anno della sua fondazione dirige e anima in Sardegna il festival letterario L'Isola delle Storie.